Orto sul terrazzo - fase 1

Ciao a tutti.
Con questo articolo voglio condividere "l'esperienza" di coltivare ortaggi sul terrazzo di casa.
È un articolo dedicato principalmente ai neofiti dell'orto sul terrazzo, a coloro ai quali piacerebbe provare, ma non sanno da dove partire.
Condivido la mia esperienza e accetto ovviamente anche consigli in merito, in quanto non sono agronomo e non ho nemmeno studiato agraria. Quella dell'orto sul terrazzo, o comunque l'orto fatto in casa, è una passione che mi porto dentro fin da piccolo. Andiamo quindi al sodo e compiamo un passo alla volta.

Vaso nero plastica

FASE 1:
PREPARAZIONE DEI VASI

Materiale necessario:

- Vasi neri in plastica da vivaio (possono essere anche in terracotta, ma costano di + e sono + pesanti)
- Tessuto non tessuto
- Argilla espansa
- Stallatico (maturo)
- Terriccio

Nel mio caso mi sono procurato 10 vasi neri da vivaio con un diametro da 30 cm ed alti 25 cm circa.
Sono importanti le dimesioni del vaso perchè gli ortaggi hanno bisogno di spazio per svilupparsi in maniera corretta. Non scenderei sotto le dimensioni riportate sopra, mentre l'utilizzo di vasi più grandi non crea alcun problema.

Tessuto non tessuto

I vasi devono avere i fori sul fondo per poter far defluire l'acqua che non deve ristagnare sul fondo del vaso.
Per prima cosa sul fondo del vaso ho steso il tessuto non tessuto, l'ho poi risvoltato sulle pareti e l'ho fatto salire fino al bordo superiore del vaso stesso.

Argilla

Nel mio caso il tessuto non tessuto è servito principalmente a trattenere l'argilla esapnsa che ho sparso sul fondo del vaso. Senza il tessuto non tessuto l'argilla sarebbe uscita dai fori del vaso insieme all'acqua. Faccio notare che il tessuto non tessuto non trattiene l'acqua e quindi si presta bene allo scopo.
Una volta steso il tessuto non tessuto ho versato sul fondo del vaso dai 3 ai 5 cm di argilla espansa che serve per drenare meglio l'acqua.

Stallatico

Una volta stesa l'argilla espansa ho versato il terriccio. Mentre versavo il terriccio ho inserito nel vaso 3 manciate di stallatico maturo (lo si acquista in sacchi da 25 lt o 50 lt in consorzio agrario o nei Brico Center, lo stallatico acquistato è trattato e quindi non favorisce il formarsi di funghi o muffe) ed ho mescolato bene con l'aiuto di una paletta facendo attenzione a non andare troppo in profondità (se si mescola in profondità si rischia di compromettere lo strato di argilla espansa che sta sul fondo).

Il terriccio totale dovrà restare comunque circa 5 cm sotto il bordo superiore del vaso.
Sotto riporto la sezione di un vaso finito.

Vaso schema

N.B: Acquistate un buon terriccio. Potete acquistare quello specifico x agricoltura biologica, oppure ci sono dei terricci specifici a seconda di cosa si andrà a coltivare: ad esempio ci sono terricci specifici per pomodori. Altrimenti è meglio stare su un buon terriccio universale per ortaggi.

Orto sul terrazzo - fase 2

SCELTA DEGLI ORTAGGI

Dopo aver preparato i vasi è il momento di scegliere gli ortaggi che andremo a coltivare.
Ci sono ortaggi che si prestano meglio di altri ad essere coltivati in vaso. Riporto una breve lista di seguito:
Lattughe (di tutte le tipologie)
Zucchine
Cetrioli
Bietole (da taglio e da costa)
Basilico, prezzemolo e rucola
Carote ecipolle
Fragole
Pomodori
Peperoni e peproncini
Melanzane
Sedano
Apro una parentesi per le lattughe. Io le ho coltivate in vaso, ma credo sia meglio preparare delle apposite cassette per coltivare questo tipo di ortaggi.
Dedicheremo un post a parte alla preparazione di queste cassette.
Torniamo ora alla scelta degli ortaggi.
Premetto che non piantato i semi, ma ho acquistato le piantine dal vivaista.
La semina degli ortaggi richiede un approfondimento a parte (magari lo affronteremo in un altro post).
Le piantine acquistate sono tutte F1 (non sono INNESTATE). Cosa significa?
Il nome della varietà delle piantine, riportato sul cartellino, è seguito dalla sigla F1 e significa che le piantine sono ibride.
In termini agronomici un ibrido è un incrocio derivato da due linee pure o da due ibridi.
In termini genetici l'ibrido è la prima generazione (F1) di un incrocio di linee pure.Parliamo quindi di piante migliorate geneticamente (più resistenti), ma non modificate geneticamente (non sono OGM).Le piantine di pomodoro acquistate dal vivaista normalmente sono già trattate con il verderame (poltiglia bardolese) per proteggerle dalle malattie funginee (il verderame è consentito in agricoltura biologica). In commercio esistono anche le piantine INNESTATE, che sono più costose, ma anche più resistenti.
I principali vantaggi delle piante innestate sono:
- più resistenti alle principali malattie del terreno
- resistono meglio al freddo
- producono di più
- i frutti sono più omogenei
- producono più a lungo
- sono più facili da coltivare
Nel mio caso, con 10 vasi e terrazzo esposto a SUD (quindi con sole da mattina a sera), ho optato per i seguenti ortaggi:

4 varietà POMODORO F1* (1 piantina per vaso)

2 varietà MELANZANE F1* (1 piantina per vaso)

1 varietà CETRIOLI F1* (1 piantina per vaso)

1 varietà LATTUGA* (8 piantine distribuite in 2 vasi, 4 in un vaso e 4 in un altro)

*Le piantine sono costate 1,35 euro a piantina (le ho acquistate all'inizio del mese di maggio).
  Mi hanno detto che acquistandole un mese prima sarebbero costate  parecchio in più (intorno ai 3 -  4 euro a pintina). L'altezza ideale per la messa a dimora delle piantine è tra i 15 e i 20 cm.

Chiaramente l'esposizione del terrazzo conta molto nella scelta degli ortaggi che andremo a coltivare.
Con un terrazzo esposto a SUD con sole presente tutto il giorno si prestano benissimo le SOLANACEE: famiglia alla quale appartengono pomodori, peperoni e melanzane.

Allego di seguito breve video dei miei vasi (ripresa fatta il 22 giugno 2011):

Orto sul terrazzo - fase 3

LA MESSA A DIMORA
Dopo aver preparato i vasi ed aver scelto le piantine da coltivare procediamo con la messa dimora. È preferibile effettuare l’operazione della messa a dimora nelle ore serali della giornata, magari in ombra. Come prima cosa conviene creare dei buchi nel terreno dei vasi per riporvi successivamente le piantine. Nel mio caso ho fatto un buco per vaso perché ho coltivato una sola piantina in ogni vaso. Nulla vieta di mettere più piantine dello stesso ortaggio all’interno dello stesso vaso (es. 3 piantine di pomodori). Dipende chiaramente della dimensione del vaso e della terra a disposizione. Una volta preparate le buche, che dovranno essere profonde quanto il vasetto da vivaio che conteneva le piantine (non più fonde),  si possono togliere le piantine dai vasetti da vivaio avendo l’accortezza di non romperle e di non strappare le radici che potrebbero fuoriuscire  dai vasetti. L’operazione è di per se semplicissima se fatta con la dovuta calma ed attenzione.  È un'operazione molto semplice, bisogna però stare attenti a non danneggiare le piantine. Un tecnica è quella di scuotere leggermente il vasetto, stringendo ed allentando le pareti del vasetto con la mano, per fare in modo che il terriccio e le radici della piantina si stacchino dalle pareti del vasetto stesso. Una volta fatta questa operazione la piantina uscirà agevolmente dal vasetto e potremo metterla a dimora. A questo punto con una mano si capovolge il vasetto e con l'altra si trattiene la pinatina che uscirà dal vasetto senza problemi. Una volta liberata la piantina dal vasetto da vivaio non resta altro da fare che inserirla nella buca fatta nel nuovo vaso, sistemare il substrato pressando leggermente la terra alla base della piantina in modo che stia ben fissa nel nuovo terreno.
Buona cosa è concimare il terreno proprio nella fase di messa a dimora. Io ho optato per un prodotto della ditta COMPO (http://www.compoagro.it/consumer/contents.asp?back=1&prodotto=CG06). Questo prodotto va bene per i pomodori, ma anche per altri ortaggi (sulla scatola è tutto specificato). Il pomodoro ad esempio, è una pianta potassofila e risponde in modo palese alla concimazione potassica. Il prodotto COMPO è bilanciato per le esigenze di queste tipologie di ortaggi (Concime organo minerale NPK  (N=azoto, P=Fosforo, K=Potassio) 9 – 5 – 13 contenente Magnesio), contiene le indicazioni sulle quantità che vanno somministrate  e sui tempi che devono trascorrere tra una concimazione e quella successiva. Per un vaso da 30 cm di diametro io ho calcolato un cucchiaino da caffè di concime (per i tempi tra una concimazione e l’altra mi sono attenuto a quelli riportati sulla scatola). Il concime va sparso sul substrato del terreno del vaso e poi mescolato al resto del terreno con un piccolo rastrellino facendo attenzione a non rovinare la piantina. Il concime non deve scendere subito in profondità (ci penserà poi l’acqua delle innaffiature a portarlo in basso), basta solo una leggera rimescolatina a livello di substrato (la classica “pettinata” al terreno). Bisogna fare 2 calcoli per dosare la giusta quantità di concime per ogni vaso. Questo è molto importante perché una dose esagerata di concime andrebbe a compromettere in maniera irreversibile la crescita della pianta.
Ora non resta altro che dare una bella innaffiata. Attenzione ad innaffiare il terreno e non la pianta. Mentre per ortaggi come l’insalata potrebbe anche andare bene bagnare le foglie, per i pomodori, melanzane e cetrioli è meglio bagnare solo il terreno (non la pianta o le foglie) per evitare la formazione di funghi e muffe che proliferano con l’umidità.